Come raccontare la tua storia del tuo Brand
Meditazione guidata delle radici
Esercizio di meditazione formale. Scegli un posto tranquillo per svolgere questa pratica.
Tempo di lettura: 10 minuti.
Siamo Natura
Ci sono due momenti nell’anno solare in cui i cambiamenti che avvengono in natura sono alla portata sia degli occhi che del sentire. In autunno, le foglie cadono e le ore di luce sono minori, mentre in primavera la natura torna al suo lussureggiante splendore e le giornate si allungano.
Questi mutamenti influiscono anche sulla nostra interiorità. Non siamo scollegati dalla natura anche se nella quotidianità frenetica possiamo talvolta dimenticarcene. Noi siamo natura, in ogni nostra cellula.
felice mabon
Mabon è una festa celtica ✲, la seconda festa del raccolto. Si celebra il giorno dell’Equinozio d’Autunno, quando luce e buio sono in perfetto equilibrio. Come la discesa di Persefone negli inferi, il Dio Mabon, l’Apollo celtico, è chiamato dall’autunno. La celebrazione di Mabon è strettamente legata alla ciclicità della morte e rinascita, onorata da tempo immemore. È il periodo dell’anno che preferisco. Affrontiamo la discesa nella nostra interiorità, camminando verso la fase oscura dell’anno. In questo periodo dell’anno cadono le foglie fino a coprire il terreno. Cadono perché altrimenti gli alberi congelerebbero durante l’inverno. Cadono per nutrire gli alberi stessi. È un processo naturale e fondamentale.
✲ Del motivo per cui sono così legata alle festività celtiche ne parlerò in un altro momento, ma principalmente ha a che vedere con le origini della mia terra, originariamente appartenente ai Celti Boi e al popolo Etrusco.
IL TEMPO DEI FUNGHI
Trovo che i funghi siano un Archetipo estremamente rappresentativo di questa stagione. Ho iniziato ad apprezzare e ad affacciarmi allo studio delle micologia per curiosità, trovando una simbologia ritualistica davvero speciale. I funghi sono una finestra per la comprensione della Natura nella sua totalità.
Molti associano i funghi alla morte poiché si occupano della decomposizione, e in un certo senso è così. I funghi si trovano alla fine del ciclo ma anche all’inizio. Perciò, se non esistessero i funghi ci ritroveremmo sommersi da un cumulo di materia organica. Tutti i rami che cadono dagli alberi, le foglie, qualsiasi cosa sarebbe sempre lì. Invece, i funghi scompongono la materia organica e la rendono di nuovo disponibile come nutrimento per la vita vegetale e animale. La rimettono nel ciclo di nascita, crescita e morte, acconsentendo che non abbia mai fine. (Mi piace davvero molto la simbologia dei funghi)
I funghi sono la parte fruttifera, cioè solo una piccola parte dell’organismo in sé. La maggior parte cresce sotto terra ed è composta da lunghi filamenti che si espande in ogni direzione possibile. Questa massa di filamenti e tubuli è il micelio. Il micelio è ovunque ed esiste da sempre. Ha più reti dei percorsi neurali del nostro cervello e funziona circa nello stesso modo, con elettroliti, impulsi elettrici. Sotto ad ogni passo che compiamo si sviluppano 500 km di micelio ed è così in tutto il mondo. Un albero può scambiare sostanze nutritive con un altro albero attraverso il micelio. Si inviano segnali e condividono bisogni. Gli alberi madre riconoscono i loro figli, comunicano, e lo fanno proprio attraverso il micelio. È poesia. E non potrebbe accadere senza i funghi.
Ho ritenuto necessaria questa premessa per farti comprendere meglio dove voglio portarti con la meditazione guidata.
Cammina, respira, abbandona il brusio dei pensieri e spogliati delle preoccupazioni. Trova un posto confortevole, che ti piace, meglio se in prossimità di alberi.

Meditazione guidata delle radici
L’aria frizzante dell’autunno ti solleva in alto, ti spinge fino alle fronde più elevate degli alberi che si dispiegano verso il cielo. Bramano le risposte ai grandi perché, pensano che le abbiano le nuvole e si allungano per afferrarle.
Immagina di essere una foglia. Una piccola foglia aggrappata a uno di quei robusti rami. Di che colore sei? Che forma hai? Profumi di bosco?
Soffia il vento, ti accarezza dolcemente e ti invita a seguirlo. Così con coraggio e incoscienza ti lasci cadere dall’albero che ti ha generata e accudita fino a quel momento. Sei libera. Per un po’ 😆 fino a che, nel tuo delicato vorticare, non tocchi terra. Ritrovi le tue sorelle che erano accanto a te su quel ramo. È nella natura delle foglie desiderare di essere vento.
Accomodata al suolo puoi percepire il calore del terreno, è accogliente e umido. Senti accanto a te il profumo di qualche pianta che ha ancora l’ardire di fiorire. Altre foglie si adagiano accanto a te, sospinte dalla medesima incoscienza, le osservi mentre planano nel loro istante di libertà. Sono così tante che sembrano fiocchi di neve.
Mentre le osservi il tempo rallenta. Tutto tace. Gradualmente i tuoi contorni sfumano. Diventi trasparente fino a scomparire. Fluisci e ti mescoli con la stessa terra sulla quale ti eri coricata. L’oscurità ti avvolge in assoluto silenzio.
Ti accorgi che stai scendendo sempre più giù. Hai superato la linea che separa il mondo di sopra da quello di sotto.
Continui a scendere. Riconosci le radici del tuo albero madre dispiegarsi nel grembo della Terra, come quei rami che cercavano di raggiungere il cielo, da questo lato, invece, desiderano arrivare al cuore del mondo.
All’improvviso scorgi qualcosa nel buio. Piccoli filamenti che si intrecciano, una vastità di minuscole fibre che corrono in tutte le direzioni. È il micelio, che tutto connette, nutre e avvolge. Anche te.
Scivoli nello sfavillio di connessioni di questa vasta vastissima rete laboriosa, magnifica e solenne. All’infinito. Da piccola foglia che eri, ora sei la custode dei bisbigli degli alberi, dei semi delle piante che verranno, sei sogni inconfessati e del segreto della vita. Hai trovato la libertà che cercavi nel vento.
Nell’immensità della tua estensione riesci ugualmente a percepire la voce del tuo albero madre. La segui fino a fare ritorno alla superficie e alla luce del giorno, lentamente attraversi le sue radici e passando per il tronco raggiungi la cima di un ramo. Trascorrerai l’inverno come gemma sul tuo albero madre. Ti farai solleticare dal vento per tutta la calda stagione e imperterrita tornerai alla terra in autunno. Fino alla fine del tempo, fogliolina. Finché ci saranno gli alberi, il vento e segreti da custodire. Pian piano torni nel tuo corpo e dolcemente apri gli occhi.
Se vuoi saperne di più sulla Mindfulness...

Mi chiamo Natascia, mi occupo di identità visiva dal 2006. Amo la bellezza e la comunicazione sostenibile, genuina e gentile. In questo mondo rapido e frenetico, si distinguono le voci fuori dal coro, quelle che parlano al cuore delle persone. Amo la storytelling e gli Archetipi, trovo siano strumenti eccellenti per identificare e raccontare i valori di un Brand. Dal 2022 sono Facilitatrice Mindfulness, la consapevolezza delle emozioni è la mia Pratica quotidiana e la porto anche nel mio lavoro. Quando non ticchetto sulla tastiera, faccio la mamma e curo il giardino della mia casa in campagna nella provincia Ferrarese, dove la nebbia è così densa e persistente da ispirare poeti e filosofi.